L’isolamento preventivo cui tutti siamo sottoposti da alcune settimane porta con sé la riscoperta dei social quali luoghi di aggregazione e strumenti di connessione tra le persone.
Seppur distanti, a volte impauriti e altre annoiati, ci ritroviamo davanti agli schermi dei nostri pc e smartphone alla ricerca spasmodica di informazioni, rassicurazioni, intrattenimento e scampoli di umanità. I social diventano perciò lo strumento più adatto per combattere l’isolamento e le piattaforme devono venire incontro a nuove esigenze, nuove abitudini e nuove modalità di interazione.
In questo contesto, ai brand spetta il compito – certamente arduo e imprevisto – di trasformare la propria narrazione, adeguandola al periodo corrente. La delicatezza, il rispetto e l’accoglienza sono le direttici fondamentali da cui partire per un marketing che sia davvero etico.
Quali sono perciò i comportamenti da seguire?
È necessario innanzitutto riesaminare la mission del brand e cercare di inserirsi nuovamente, in maniera coerente e trasparente, in un contesto imprevedibile. Può essere utile cercare di comprendere gli avvenimenti giorno per giorno e valutare l’impatto e l’inserimento nella comunicazione giornaliera. È importante ascoltare attivamente la community e connettere le persone che in questo momento devono fare a meno del contatto fisico, attraverso nuove operazioni di networking e un occhio di riguardo al customer service, che potrebbe aver bisogno di essere rinforzato. È inoltre fondamentale evitare di cadere nelle trappole della vendita a tutti i costi e rimodulare il tone of voice, prediligendo la calma, la chiarezza e un pizzico di ironia.
In questo periodo si registra inoltre il ritorno del contenuto organico: occorre prepararsi ad aggiornare e adattare, giorno per giorno, il proprio calendario editoriale e i singoli contenuti. Content is king, ma senza mai dimenticare il contesto.
Non bisogna inoltre aver paura di fare un passo indietro se, in questo momento, non si ha molto da aggiungere.
È questo il momento perfetto per rendere reale lo scopo del brand e supportare il lavoro di gestione della crisi, aiutando le persone a riunirsi e stare insieme virtualmente. Cogliamo l’occasione per mettere in campo strategie etiche, fatte dalle persone per le persone.
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