
Fare arte significa anche immergersi nel proprio tempo e saper
imparare a sfruttare qualunque mezzo l’artista abbia a sua disposizione,
sia esso un pennello, un taccuino, oppure uno smartphone.
Ed è
proprio quello che ha fatto Simon Weckert, artista tedesco che ha
hackerato Google Maps grazie a ben 99 smartphone usati per simulare un
ingorgo stradale.
Se trascinati in un carrellino per le strade in
realtà deserte, i telefonini lanciano un segnale GPS che fa credere
all’app che su quel tratto di strada vi siano 99 autoveicoli. La mappa,
di conseguenza, colora la strada di rosso e segnala agli utenti una
situazione di traffico intenso.
“Così facendo”, racconta Weckert, “si
riesce a trasformare una strada da verde a rossa, e questo ha un
impatto sul mondo fisico perché spinge gli automobilisti a scegliere
altri tragitti per evitare di rimanere bloccati nel traffico”.
Com’è nata l’idea?
Durante una manifestazione, lo scorso maggio, l’artista si accorse
che la presenza di molte persone con un telefono in tasca veniva interpretata da Google Maps come un ingorgo di auto.
La
risposta di Mountain View, ovviamente, non si è fatta attendere ed è
stata più positiva di quanto l’artista stesso avrebbe mai potuto
immaginare: nonostante il progetto smascheri i limiti dell’algoritmo,
l’azienda ha dichiarato “che sia con una macchina, con un carrello o
con un cammello, ci piace sempre vedere questi usi creativi di Google
Maps perché ci aiutano a migliorarlo nel tempo”.
Chi è Simon Weckert?
L’artista, di stanza a Berlino, si occupa di temi che vanno dal design generativo al computing fisico. La sua attività è focalizzata sul mondo digitale, dai codici sino agli aspetti sociali della tecnologia. Weckert valuta infatti la tecnologia in base alle prospettive delle future generazioni e propone opere in grado di sensibilizzare l’opinione pubblica.
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